Varietà Rosse

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  Bovale di Spagna

  Cenni storici e diffusione Varietà di origine non del tutto nota. Probabilmente è stato importato in Sardegna durante la dominazione aragonese (1400-1700). Raccomandata in tutte le province della Sardegna, è diffusa soprattutto nel Cagliaritano e nelle zone di Oristano, Terralba, Anglona e Logudoro.

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  Cabernet

  Cenni storici e diffusione E' un vitigno di origine bordolese ed è probabilmente la varietà più rinomata al mondo per la produzione di vini di grande qualità e longevità. Ha grandi capacità di adattamento alle più disparate condizioni climatiche e tecniche di vinificazione, mantenendo la sua caratteristica di riconoscibilità. In Italia ne esistono molte versioni, sia in purezza che assemblate con altri vitigni rossi.

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  Cagnulari

  Cenni storici e diffusione Si ipotizza sia giunto sull'isola in seguito al dominio aragonese del 1600. Altri sostengono che sia stato introdotto dalla Francia nel 1800. Molto diffuso nei vigneti del Sassarese, risulta praticamente assente nelle altre province della Sardegna.

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  Cannonau

  Cenni storici e diffusione E' probabilmente il vitigno più importante in Sardegna. Conosciuto in Spagna come Garnacha si diffuse sull'isola in seguito alla conquista di Alghero da parte di Pietro IV di Aragona nel XIII secolo. L'importanza del vitigno aumentò durante la dominazione sabauda (1700) durante la quale si diffuse anche nel resto dell'Italia. Si può trovare con i nomi di Alicante nell'Italia cetrale, Gamay del Trasimeno in Umbria e Tocai Rosso nei Colli Berici. E' rappresentato dalla DOC Cannonau di Sardegna su tutto il territorio sardo, con le sottozone di Oliena (o Nepente di Oliena), Capo Ferrato e Jerzu ed è presente in assembaggio con altre uve nel vino DOC Mandrolisai.

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  Carignano

  Cenni storici e diffusione Vitigno diffuso in tutto il Mediterraneo, probabilmente introdotto in Sardegna dai Fenici, inizialmente sull'isola di Sant'Antioco e poi nella regione del Sulcis. Secondo un'altra ipotesi, dopo essere stato coltivato in Spagna, si è spostato in Francia, in Corsica e da lì in Sardegna durante il dominio aragonese del XIV e XV secolo. Si adatta bene alle zone limitrofe al mare e presenta una buona resistenza alle crittogame, ha spiccata produttività e non ha particolari esigenze pedoclimatiche. E' una varietà raccomandata in tutte le province dell'isola anche se la sua terra di elezione è il Sulcis Iglesiente. E' diffuso anche nel Sarrabus e nella zona di Terralba. Rappresenta la componente principale della DOC Carignano del Sulcis. Predilige i suoli poveri, i terreni collinari ed un clima siccitoso e torrido.

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  Girò

  Cenni storici e diffusione Probabilmente è stato portato in Sardegna durante in dominio aragonese (1400-1700). Il suo momento migliore è stato durante il dominio piemontese a partire dal quale fu sempre coltivato fino all'arrivo della filossera intorno al 1880. In seguito l'interesse per questo vitigno tornò a manifestarsi dopo il riconoscimento della DOC nel 1979. E' attualmente diffuso nelle province di Cagliari ed Oristano con la DOC Girò di Cagliari, l'unica che lo contempla in purezza. La DOC prevede le seguenti tipologie: Secco o Dry, Dolce, Liquoroso Secco e Secco Riserva, Liquoroso Dolce e Dolce Riserva.

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  Merlot

  Cenni storici e diffusione E' originario della Gironda, regione del Sud-Ovest della Francia, in particolare della zona di Bordeaux. In Italia il Merlot si è diffuso soprattutto in Friuli, Trentino, Veneto, ed Emilia-Romagna sin dalla fine del 1800, ma è ormai presente in molte altre regioni. Predilige le zone collinari, fresche, con buona umidità durante l'estate.

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  Monica

  Cenni storici e diffusione E' uno dei vitigni più antichi presenti in Sardegna. Si dice che possa essere stato portato dai monaci camaldolesi nel XI secolo, ma altre tesi sostengono sia stato importato dalla Spagna verso il 1600 durante il dominio aragonese. E' diffuso in tutto il territorio della Sardegna ma è soprattutto nella parte centromeridionale che ha assunto maggiore importanza. In purezza è contemplato delle DOC Monica di Sardegna e Monica di Cagliari delle quali sono previste anche versioni liquorose. E' anche utilizzato in assemblaggio con altre uve per ottenere il vino DOC Mandrolisai.

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  Nieddera

  Cenni storici e diffusione E' un antico vitigno diffuso soprattutto nelle colline del Sinis, sulla costa occidentale della Sardegna. E' stato probabilmente introdotto in Sardegna dai Fenici che costruirono le prime colonie sull'isola tra l'VIII e il VII secolo a.C., fondando la città di Tharros sull'estremità meridionale della penisola del Sinis. La coltivazione è autorizzata nelle zone di Cagliari, Nuoro e Oristano, ma la sua diffusione è limitata a piccole porzioni di quest'ultima provincia, in particolare nelle zone di Cabras, Solanas e Nuraxinieddu.

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