Varietà Rosse

Carignano


Cenni storici e diffusione

Vitigno diffuso in tutto il Mediterraneo, probabilmente introdotto in Sardegna dai Fenici, inizialmente sull'isola di Sant'Antioco e poi nella regione del Sulcis. Secondo un'altra ipotesi, dopo essere stato coltivato in Spagna, si è spostato in Francia, in Corsica e da lì in Sardegna durante il dominio aragonese del XIV e XV secolo. Si adatta bene alle zone limitrofe al mare e presenta una buona resistenza alle crittogame, ha spiccata produttività e non ha particolari esigenze pedoclimatiche. E' una varietà raccomandata in tutte le province dell'isola anche se la sua terra di elezione è il Sulcis Iglesiente. E' diffuso anche nel Sarrabus e nella zona di Terralba. Rappresenta la componente principale della DOC Carignano del Sulcis. Predilige i suoli poveri, i terreni collinari ed un clima siccitoso e torrido.

LA VENDEMMIA
Di solito si raccoglie nelle settimane centrali del mese di settembre.

IL VINO
Quest'uva consente l'ottenimento di vini pieni, ricchi e con una quantità di tannini molto elevata. Per ottenere un vino equilibrato si consiglia una fermentazione a freddo in tini di acciaio inossidabile seguita da una evoluzione in vasche di cemento, un passaggio in piccole botti di quercia e un lungo affinamento in bottiglia. La coltivazione del Carignano è più remunerativa quando è effettuata nell'entroterra su terreno argilloso, mentre quando viene coltivato sulla sabbia il vino ottenuto risulta più complesso e difficile da gestire ma di straordinaria piacevolezza.

IL GRAPPOLO
Dimensione: Media
Forma: Piramidale
Consistenza: Compatto o semicompatto
Note: Presenta una o due ali

L'ACINO
Dimensione: Media
Forma: Obovoide
Buccia: Di medio spessore
Colore: Blu intenso

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